La trionfale rielezione di Donald Trump è emblematica della fine del regno della generazione dei baby boomers, dei loro valori, dei loro modelli economici, della loro visione del mondo,…. tutto ciò è stato massicciamente rifiutato non solo dalla grande maggioranza degli elettori americani, ma anche dall’opinione pubblica di tutto il mondo, che è stata molto più soddisfatta di questa vittoria di quanto la politica e i media occidentali in particolare vogliano ammettere. Eppure Trump è un boomer!… Quali piste di anticipazione ci indica l’identificazione di questo paradosso?
Popolarità di Donald Trump
Il 55% degli uomini tra i 18 e i 29 anni ha votato per Trump. Mentre solo il 41% delle donne della stessa età ha votato allo stesso modo, solo il 33% (l’8% in meno) ha inserito la scheda elettorale repubblicana nell’urna nel 2016… Anche tra la comunità nera, Trump ha raddoppiato il suo punteggio, passando dal 10% degli afroamericani che votavano per i repubblicani quattro anni fa al 20% il 5 novembre. Tra gli ispanici, il 32% ha scelto Trump quattro anni fa, rispetto al 46% di quest’anno… nonostante le promesse di una politica anti-migrazione. Lo stesso vale per la popolazione araba… nonostante il sostegno incondizionato di Trump a Israele… leggi
Investimenti in Africa al 2030: il ballo in maschera dei conglomerati!
I conglomerati economici possono essere in declino in tutto il mondo, ma sono ancora la norma per gli investimenti stranieri in Africa. Ecco una panoramica delle strutture più influenti del continente, che rivela le strategie di potere e gli scontri economici futuri.
Nell’ultimo numero del GEAB abbiamo mostrato che l’Africa è il principale polo di resistenza al declino demografico globale, grazie a tassi di fertilità molto elevati. Questa eccezione africana si riflette in alti tassi di crescita rispetto al resto del mondo e nella necessità di fondi per continuare a svilupparsi, caratteristiche che la rendono un luogo centrale per gli investimenti stranieri. Questa dinamica ha sempre attratto le potenze economiche, prima occidentali, poi asiatiche, come la Cina, che è presente da oltre un decennio e finanzia infrastrutture portuali, ferroviarie e produttive, l’India, che considera l’Africa il suo “continente fratello”… leggi
2029 – Shock del debito africano: dopo il FMI e la Banca Mondiale, come si finanzieranno le economie africane?
Nei prossimi anni il continente africano si troverà più che mai da solo. Le sue relazioni con il sistema globale e con i Paesi occidentali hanno raggiunto un livello di disfunzione insuperabile e sono destinate a essere messe in discussione. Paradossalmente, questa situazione offre una nuova libertà ai Paesi africani nella scelta delle alleanze che, decuplicate dal mondo multipolare, li obbligano a unire le forze.
Il sistema globale del debito si è esaurito e si sta avvicinando all’obsolescenza, costringendo i Paesi africani a inventare collettivamente nuovi metodi di finanziamento degli investimenti. Molti Paesi africani che hanno avuto accesso ai mercati finanziari internazionali per finanziare i propri debiti pubblici negli anni 2000 e 2010 hanno visto questo invito trasformarsi in una trappola. Oggi i loro rating sono stati declassati e il rimborso del debito è diventato insostenibile… leggi
Mercati emergenti: quattro anni di investimenti futuri e opportunità di crescita
I nuovi Paesi emergenti si stanno imponendo sulla scena internazionale e si posizionano come mercati strategici. Rappresentano l’avanguardia dei motori di crescita di un’economia globale in evoluzione, offrendo opportunità di investimento e diversificazione a un numero crescente di aziende.
La dinamica demografica, un campanello d’allarme per gli investimenti
Le dinamiche dei Paesi emergenti sono uniche per ogni regione. Mentre alcuni membri dei BRICS+ e diversi Paesi del Medio Oriente hanno già raggiunto un certo livello di sviluppo, altri stanno ancora vivendo una rapida crescita economica attirando gli investitori con un potenziale di rapida trasformazione. I Paesi africani come la Nigeria e il Marocco sono al centro delle strategie di investimento straniero soprattutto per i mercati interni e per le riforme normative, così come molti Paesi asiatici (in particolare Indonesia, Vietnam, Filippine e Malesia) perché hanno una forte dinamica demografica e un basso costo del lavoro… leggi